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mercoledì 25 aprile 2007

LA NASCITA DI UN SISTEMA COMMERCIALE

Secondo indagini accurate, la prima società ad intraprendere questa attività fu la "California Vitamins", agli inizi degli anni '40 furono i primi perché a quell'epoca erano l'unica ditta che comprendesse un programma di vendite e di provvigioni articolato a diversi livelli. Da qui il termine "multi-level".Benché a quel tempo ci fossero molte società di vendita diretta, come i venditori di spazzole Fuller e di casalinghi, la California Vitamins dava la possibilità ai suoi incaricati di sponsorizzare altri e farli entrare nell'attività, guadagnando provvigioni anche dalle vendite di questi ultimi. Era un'organizzazione indipendente in cui i venditori stessi, piuttosto che la società, assumevano, istruivano ed organizzavano le forze di vendita. In sostanza, ogni persona aveva l'opportunità di costruire la sua organizzazione di vendita, mentre la società forniva i prodotti e pagava le provvigioni.Alcuni anni dopo, la società cambiò nome e divenne la Nutrilite. Due dei maggiori distributori della società, Rich DeVos e Jay Van Andel, amici da una vita, si resero conto delle potenzialità di questo concetto di "MLM". Per loro esso era il modo perfetto per allargare il "sogno americano" ad un numero illimitato di persone. Nel 1959 DeVos e Van Andel si staccarono dalla nutrilite e fondarono la propria attività di "MLM", la AMWAY Corporation. AMWAY è l'abbreviazione delle due parole "American Way" (il modo americano).Oggi , l'AMWAY è un'azienda multinazionale da oltre sette miliardi di dollari, con oltre tre milioni di incaricati sparsi in tutto il mondo. Tanto per parlare di un'idea convincente!
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tratto dal libro "La più grande occasione nella storia del mondo" (John Kalench)

UN SISTEMA COMMERCIALE CHE VA A GONFIE VELE ? NON ANCORA.....

Il sistema si sviluppò pian piano dal 1959 al 1975. In quel periodo, c'erano solo trenta ditte che potevano essere definite vere società di "MLM" (allora non si usava ancora il termine Network Marketing). Tuttavia, verso la fine degli anni '60, gli sforzi di una persona fecero cambiare la situazione, sia in meglio che in peggio. In quell'epoca Glen Turner fu come il pifferaio magico. Molte persone credevano che fosse in grado di staccare la luna dal cielo, allungando un braccio, e di far muovere le montagne. La sua visione del successo e dei risultati personali che si potevano raggiungere era come il canto delle sirene per uomini e donne di ogni ceto sociale. Egli offriva alla gente una vita diversa, convincendola del fatto che tutto fosse possibile. Fondò la Glen W. Turner Enterprises, un insieme di società minori con una tale gamma di prodotti che ben presto sommersero il paese. Due delle sue ditte di maggiore successo era la Koscot Interplanetary Incorporadet e la Dare To Be Great.Migliaia e migliaia di persone si raggruppavano intorno al sig. Turner ed alle possibilità che egli faceva intravedere. Quello che egli diceva circa il potenziale umano ed il raggiungimento del successo era positivo. Ancora oggi, la gente si richiama alle sue idee riguardo alla formazione ed alla motivazione. Era un campione nel riuscire a trarre il meglio delle persone e ancora oggi moltissimi devono il loro successo all'essersi ispirati ai suoi insegnamenti. Purtroppo però la Turner Enterprises trovava anche credito per un altro motivo: la perfezione del suo "sistema illegale a piramide truffa". Alcuni dei prodotti venduti erano discutibili o addirittura alcuni non erano mai esistiti. I collaboratori della Turner Enterprises guadagnavano veramente un sacco di soldi solo reclutando altri distributori. Dato che a quell'epoca non esistevano leggi o restrizioni che regolamentassero il "MLM" (ricordiamoci che era ancora ai primordi), la Glen W. Turner Enterprises poté continuare la sua attività. Il primo vero e proprio attacco contro il sistema "MLM" fu sferrato effettivamente nel 1975. A posteriori si può dire che esso fu il catalizzatore per una marea di crescita che si è prolungata fino ai nostri giorni. Basandosi su delle voci che circolavano a riguardo a metodi illegali di distribuzione, la Commissione Federale di Commercio (FTC) dichiarò guerra al sistema "MLM" con una serie di "leggi anti-piramide", come vengono chiamate oggi. Delle trenta ditte esistenti allora, fu l'Amway ad essere messa sotto torchio. Dopo quatro lunghi anni e quattro milioni di dollari di spese di tribunale, la battaglia dell'Amway contro la FTC si concluse con il seguente risultato: in quella che ora viene definita "la sentenza Amway" (FTC contro Amway 93 FTC 618) il tribunale stabilì che l'Amway non era un sistema a piramide illegale e che i suoi canali di vendita e di distribuzione di prodotti erano praticabili e legittimi. Ho l'impressione che allora il punto chiave per la sopravvivenza di questo sistema economico fu proprio la decisione dell' "Amway" di impegnarsi a difendere ciò in cui credeva. Se non fosse stato per il suo impegno, la più grande occasione nella storia del mondo oggi non esisterebbe. Io non sono che uno fra tanti ad essergliene eternamente grato. Grazie infinite, Amway!
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tratto dal libro "La più grande occasione nella storia del mondo" (John Kalench)

NETWORK MARKETING E NON CATENE DI SANT' ANTONIO

STOP ALLE CATENE PIRAMIDALI COMMERCIALI ! !
Si chiamano vendite piramidali e promettono grossi guadagni. Ma vale solo per i vertici della piramide. Per gli altri costi e rischi. Finalmente la legge dice basta, qualche commerciale “no limits” ha tentato anche di nobilitarlo ribattezzandolo “multilevel marketing”, ma la sostanza resta sempre la stessa: il sistema è una truffa o, a voler esser generosi, un investimento molto poco redditizio. Dopo alcuni casi clamorosamente smascherati, il legislatore si è finalmente mosso per disciplinare la materia e tentare di distinguere, appunto, le tecniche di vendita “audaci” ma legali dalle ipotesi palesemente criminose. Una distinzione per la verità non sempre facile. Il provvedimento tanto atteso si chiama "legge Ruzzante" dal nome del suo relatore ( http://gazzette.comune.jesi.an.it/2005/204/1.htm ) ed è stato approvato dal Parlamento nell' estate 2005. Prende in considerazione alcune vendite “atipiche”, come le vendite a domicilio, regolando la materia e rendendo obbligatori alcuni strumenti di garanzia per l’acquirente, primo fra tutti il tesserino di riconoscimento. Ma il vero bersaglio della legge sono le vendite piramidali, le famigerate “catene di S. Antonio” fatte unicamente per coinvolgere altre persone nella vendita. Il testo legislativo parla chiaro: “Sono vietate la promozione e la realizzazione di attività e di strutture di vendita nelle quali l’incentivo economico primario dei componenti la struttura si fonda sul mero reclutamento di nuovi soggetti piuttosto che sulla loro capacità di vendere”.Le pene previste vanno da 6 mesi a 1 anno di reclusione e da 100 a 600 mila euro di multa.
UNA REAZIONE A CATENA PERICOLOSA
Il meccanismo non è nuovo, ma è stato decisamente potenziato dalla diffusione di Internet e della posta elettronica, vero habitat naturale per le catene di S. Antonio. Molte di queste in realtà si limitano a diffondere falsi appelli e informazioni, intasando le caselle di posta e trasformando in spammer gli ingenui diffusori dei messaggi. Altre invece fanno danni più gravi. E’ il caso appunto delle cosiddette vendite piramidali dove la concatenazione esponenziale ha a che fare con l’acquisto di merci e quindi con l’esborso di denaro.
COME FUNZIONA IL MECCANISMO
Normalmente se un’azienda vuole commercializzare un suo prodotto deve appoggiarsi a una rete di vendita, sostenendo costi di struttura, promozionali ecc. Inoltre il prodotto deve avere un valore commerciale (utilità, buona qualità, prezzo conveniente) senza il quale il mercato - cioè il consumatore finale - lo respingerebbe in breve tempo. Com’è possibile allora vendere prodotti pressoché inutili e guadagnare molto? Basta “allontanare il mercato”, cioè far sì che il prodotto non sia venduto a chi effettivamente lo utilizzerà ma a qualcuno che a sua volta lo rivenda a un altro. Si crea così una catena di vendite nelle quali i livelli superiori guadagnano delle provvigioni sulle vendite di quelli inferiori. Non è difficile immaginare che il margine provvigionale si assottiglia in fretta fino ad azzerarsi nell’arco di pochi passaggi.
UN ESEMPIO
Un’azienda produce 800 pezzi di un determinato prodotto con un costo di 10 centesimi al pezzo. Avvia una vendita piramidale reclutando due venditori “di primo livello” (limitiamo il numero per semplificare, ma nella realtà i reclutamenti sono molto più allargati) ai quali vende 400 pezzi ciascuno a 2 euro al pezzo. L’azienda incassa quindi da ciascuno 800 euro per un totale di 1.600 euro.Ognuno dei due venditori rivende a sua volta i propri pezzi ad altri due venditori “di secondo livello” sempre a 2 euro al pezzo, cioè senza un effettivo margine sulla vendita - e qui sta l’anomalia sanzionata dalla legge - bensì guadagnando solo una provvigione dall’azienda produttrice (per ipotesi del 10%, equivalente a 40 euro).Ciascuno dei quattro venditori di secondo livello piazza (o tenta di piazzare) a dei venditori “di terzo livello” i suoi 200 pezzi e guadagna una provvigione (più bassa) dal venditore di livello superiore. E così via. Il fatto è che quasi sempre il malcapitato che entra nel meccanismo di vendita non sa a che livello si trova.Insomma chi è al vertice della piramide guadagna molto senza particolare sforzo se non quello di trovare il primo livello di venditori; il livello successivo guadagna poco a fronte di un investimento nell’acquisto talvolta ingente; ai livelli inferiori nella migliore delle ipotesi si va in pari, se non addirittura si perde il capitale investito ritrovandosi in mano dei prodotti invendibili.
Angelo De Marinis

COME NASCE IL PROGETTO "ENEWORM"



Il mio nome è Elio Ciani ho 54 anni e una discreta esperienza in vari settori del commercio, essendo anche un accanito navigatore in internet, ho avuto modo di constatare il continuo moltiplicarsi, sulla rete, di aziende di e-commerce e i vari sistemi da esse adottati con la finalità, pienamente condivisibile, di incrementare i fatturati.
Nel contempo ho assistito anche, da parte di persone comuni, alla disperata e spesso vana ricerca, di lavori e attività varie finalizzata a realizzare guadagni.
Tutto ciò mi ha spinto a intraprendere una sfida con me stesso nel riuscire a coniugare i due interessi insieme e a realizzare un progetto che potesse coinvolgere, appunto, le aziende di commercio elettronico e le tante persone che desiderano guadagnare lavorando su internet.
La risposta più convincente mi è arrivata dallo studio approfondito del “Network Marketing”, un sistema di vendita nato negli U.S.A. alcuni decenni fa e che ha portato al successo decine di aziende, purtroppo però, molto spesso, confuso con alcune forme deviate di commercio multilivello come le vendite piramidali infinite e addirittura come le immorali, e ora anche illegali, catene di S. Antonio.
In realtà il “Network Marketing” è un sistema di distribuzione che racchiude in sé caratteristiche molto interessanti, che ne hanno permesso la diffusione in tutto il mondo, fino a coinvolgere migliaia di aziende in tutti i settori e milioni di persone.
Nel N. M. la rete di distribuzione è costituita dagli stessi consumatori che diventano anche distributori; ovviamente perché questo sia possibile, occorre che il consumatore sia pienamente soddisfatto. È questo il motivo per cui quasi tutte le aziende di N. M. distribuiscono prodotti di ottima qualità, con un elevato valore aggiunto e con tutta una serie di vantaggi esclusivi che possono essere: sconti, informazioni utili, condizioni particolari, agevolazioni di pagamento, premi, riconoscimenti ecc.
Il N.M. viene anche definito il “Marketing del passaparola” perché la conoscenza dell’ azienda e dei suoi prodotti, anziché essere affidata alla pubblicità sui mass media, viene affidata ai singoli consumatori; molto spesso il successo di un prodotto o di un marchio è decretato proprio dal passaparola tra i consumatori soddisfatti, ma il cliente non partecipa mai ai redditi che egli stesso ha contribuito a generare; a tutti noi è capitato di consigliare ad un amico un film o un libro che ci è piaciuto particolarmente, ma sicuramente produttori cinematografici ed editori non ci hanno mai pagato un euro di provvigione per la pubblicità svolta.
Il N.M. si fonda invece proprio su questo principio, facendone un metodo: ciascun cliente, oltre ai vantaggi già elencati ( condizioni esclusive di vario tipo ) ha diverse possibilità di essere retribuito dall’ azienda, partecipando agli utili e costituendone quindi un’ appendice produttiva, un consumatore attivo anziché, come di consueto, passivo.
Il sistema di guadagno nel N.M. è strutturato sottoforma di provvigioni che vengono calcolate sul volume di fatturato prodotto, principalmente secondo due forme:
· La distribuzione diretta che consiste nell’ offrire a persone non associate all’ azienda i suoi prodotti, poiché come abbiamo visto, al distributore spetta una provvigione sul venduto.
· La distribuzione indiretta che è invece strettamente connessa al meccanismo del “passaparola”, poiché il consumatore associato gode di vantaggi esclusivi e concreti, oltre alla vendita diretta ha la possibilità di fare pubblicità al programma di affiliazione all’azienda. Il nuovo affiliato avrà così diritto anche lui a tali vantaggi, e potrà scegliere di fare a sua volta pubblicità ai prodotti nonché al programma di affiliazione.
A questo punto è facile immaginare come, con un buon programma di Network Marketing, i fatturati di un’azienda possano moltiplicarsi in maniera esponenziale, procurando ad un operatore di e-commerce una duplice gratificazione:
· Incrementare cospicuamente i propri guadagni;
· Dare la possibilità a tantissime persone di svolgere un’ attività affascinante,
guadagnando proporzionalmente al proprio impegno.
Il programma di Network Marketing che ho messo a punto si chiama “ENEWORM”, ed è rivolto a tutte le aziende italiane di commercio elettronico “B to C” (Business to Consumer).
La partecipazione a questo progetto non richiede investimenti di denaro, né a carico delle aziende, né a carico dei futuri “supporters” ma solo un po’ di tempo da dedicare alle varie fasi di realizzazione del programma.
Qualora intendeste approfondire la conoscenza di “ENEWORM” basterà contattarmi, senza impegno, all’indirizzo info.eneworm@email.it e sarò ben lieto di illustrarvi più dettagliatamente il programma “ENEWORM”.

CHE COS' E' IL PROGETTO "ENEWORM"





“ENEWORM” consiste in una rete di network marketing, organizzata in livelli (al massimo 10), che dà la possibilità ai clienti dell’azienda aderente di diventare, a loro volta, titolari di un proprio sito di e-commerce, senza costi di startup e di gestione.

L’investimento da parte dell’azienda che intende aderire a “ENEWORM”, è determinato dall’intervento del proprio webmaster relativamente ad alcune modifiche da apportare al sito:

* Attribuzione di una home page a Elio Ciani (ideatore di ENEWORM), in qualità di primo supporter assoluto, con l’URL: www.nomesito.com/ene

* Creazione, sulla home page del sito primario, di un banner che indirizzerà su: www.nomesito.com/ene .

* Creazione di “Home page” di riferimento, riconducibili ad ogni singolo affiliato (supporter) e identificabili attraverso un nome scelto dal supporter stesso che seguirà l’indirizzo della "Home page" del primo affiliato. (es. www.nomesito.com/ene/ilmionegozio ). Ogni home page dovrà contenere un banner pubblicitario che consentirà ai supporters di affiliare altre persone. Il banner sarà collegato alla presentazione di “ENEWORM”, con relativo form per l’iscrizione da compilare e inviare previa accettazione delle “Condizioni Generali” visualizzabili all’interno dello stesso form. La registrazione a “ENEWORM” dovrà essere gratuita e consentita solo a persone maggiorenni.

* Creazione di un’area per ciascun supporter, nella quale egli potrà visualizzare tutte le informazioni riguardanti la propria attività: albero delle proprie “downline”, dati di iscrizione dei supporters a lui collegati, fatturato generato e provvigioni maturate dell’intera sua rete di venditori.

* Creazione di un sistema di invio automatico di due e-mail all’utente che si registra: la prima contenente un link per la conferma dell’iscrizione, la seconda contenente il link referral che condurrà l’utente sulla propria home page di riferimento (es. www.nomesito.com/ene/ilmionegozio ).

Per la corresponsione delle provvigioni, l’azienda dovrà stanziare un budget calcolato percentualmente sui prezzi di vendita dei prodotti (anche percentuali diverse per diverse categorie di prodotti ). Tale budget verrà distribuito ad ogni singolo supporter per il fatturato generato personalmente, e per quello generato dai supporters da lui affiliati, fino alla downline più bassa (max 10°).
Dopo il completo inserimento del programma “ENEWORM” nel sito, l’impegno dell’azienda, prevalentemente nel proprio interesse, sarà quello di affiliare il maggior numero di persone nei diversi modi possibili: tramite il banner sopra descritto, tramite invio di news letter ad eventuali mailing-list di clienti, tramite l’inserimento di link e/o di banner (riconducibili a www.nomesito.com/ene ) in calce alla corrispondenza con la clientela.
In caso di adesione, verrà fornito tutto il materiale da inserire nel sito ( presentazione, condizioni generali, fac-simile del form per l’iscrizione ecc. )

Per tutte le informazioni riguardanti “ENEWORM” i clienti potranno scrivere direttamente a info.eneworm@email.it .

sabato 21 aprile 2007

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